Impedire agli artisti di fare il loro lavoro è un atteggiamento medievale che squalifica anche quelli che portano avanti lotte importanti per la liberazione del loro popolo. L’incendio di Parigi è stato provocato da un gruppo di cittadini congolesi che manifestavano contro l’artista Fally Ipupa accusato di appoggiare il regime del suo paese. Ma queste posizioni non sono una novità in Africa.Pensate solo a musicisti come Franco e altri artisti congolese che cantavano per Mobutu, a Madilu System o Elvis Kemayo che cantavano per Bongo, a Prince Nico Mbarga che cantava per Ahidjo, ad Alpha Blondy che considerava Houphouet Boigny come un dio, a Bob Marley che considerava il Negus come un dio, allo stesso Kamto in Camerun che sta difendendo la Guinea Equatoriale in Francia, un regime più vecchio di quello camerunese (44 anni!)In realtà questi musicisti, artisti o professionisti fanno solo il loro lavoro.Mi preoccupa quest’Africa, mi preoccupano questi africani che adorano tappare la bocca ad altri africani. Mi preoccupano questi africani che amano avere ragione ad oltranza, che non hanno chiare le conseguenze delle loro azioni.Sono quelli stessi africani che ti stordiscono tutti i giorni con la parola democrazia, ma che ignorano ogni genere di contraddittorio e preferiscono la prevaricazione.Io adoro la musica del cantautore, ballerino, filantropo, chitarrista e produttore congolese Fally Ipupa e non me ne frega niente delle sue posizioni politiche. Stesso discorso per chi impedisce ad alcuni artisti camerunesi di suonare. Si tratta di una posizione assurda che impedisce ad una parte della società camerunese di fruire legittimamente della cultura. Non credo che ci sia da tirare in ballo l’opposizione congolese, bensì gruppi impazziti che confondono legittime aspirazioni politiche a posizioni anti culturali intollerabili.Domanda: alle dittature di oggi vogliamo sostituire quelle di domani?